6.1.07

Pia illusione positivista di primo Novecento




«Via, per il sentiero tortuoso e ineguale, senza curarci dei salti, degli sbalzi, degli urti, pur di correre. L'automobile non è che alla seconda velocità, ma ci par di volare. Ci si presentano delle vaste pozze formate dalla pioggia. Avanti! Vi precipitiamo dentro, le solchiamo sollevando una tempesta d'acqua e di fango; l'ondata rigurgita nel vano del telaio e ci bagna. Ridiamo. Parliamo ad alta voce, presi da una strana esuberanza […]. E c'è anche in noi una gioia nuova, che viene dalla soddisfazione intensa e inesprimibile del fare una cosa che non fu mai fatta. È la voluttà d'una conquista, l'ebbrezza di un trionfo, e una sorpresa insieme, come un trasognamento per la singolarità fantastica di questa corsa in questo paese. […] Ci pare d'interrompere una quiete millenaria, d'essere i primi a gettare fuggendo un segnale di risveglio ad un gran sonno. Sentiamo in noi l'orgoglio d'una civiltà e d'una razza, sentiamo di rappresentare qualche cosa in più di noi stessi: con noi è l'Europa che passa. Nella velocità si riassume tutto il significato della civiltà nostra. La grande brama dell'anima occidentale, la sua forza, il segreto vero d'ogni suo progresso, è espressa in due parole: "più presto!" La nostra vita è incalzata da questo desiderio violento, da questa incontentabilità dolorosa, da questa ossessione sublime: "più presto!"»

Luigi Barzini, "La Metà del Mondo vista da un'automobile: da Pechino a Parigi in 60 giorni", Touring Club Italiano, Milano, 2006, pp. 73–74.

Quello che ho riportato su è uno stralcio dal libro pubblicato dal giornalista del Corriere della Sera Luigi Barzini contenente il racconto dell'epico e (per quei tempi) assolutamente impensabile raid Pechino–Parigi (14.000 km), effettuato nel 1907, assieme al Principe Borghese e al suo "chauffer" (come si diceva all'epoca).
La prima edizione del testo è del 1908: per una prima carrellata di info, si consulti la benemerita Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Raid_Pechino-Parigi).
Le foto sono tratte da lì e da http://www.ritzsite.net/ (così nessuno scoccia con i diritti…)

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