26.2.07

Pensieri a perdere

1. Ennio Morricone e Martin Scorsese, veramente due pregiati artigiani del cinema (il primo musica, l'altro confeziona film), hanno avuto la loro, personale rivincita su uno "star" system invidioso e intrigone, peggio dei Palazzi del potere romani: per quanto possa valere (visto che è finito anche e troppo spesso in mani indegne), la statuetta placcata oro dell'Oscar — ah, dimenticavo, TradeMark, sennò mi citano — adornerà anche i loro salotti.
Per il ruspantone ma grandioso Ennio, dopo aver avuto di tutto e di più ed essere stato chiamato per quattro nomination (i cinefili troveranno sulla vicky l'elenco assortito e il cursus honorum) in più di quarantasei anni di onorata composizione; per il broccolinese e una volta barbuto Scorsese,tanto per dirne solo una, dopo aver visto sfumare ben quattro nomination per l'incontestabile Taxi Driver… (anche in questo caso, i patiti trovano sfogo alle curiosità impellenti qui)
Meglio tardi che mai…

2. Per restare in tema di spettacolo, come tutti ormai sanno, domani riparte il Festival di Sanremo… e stica, direi anch'io, se non fosse per quel piccolo particolare che m'ha fatto un po' girare i cosiddetti.
Dato che Pippo Baudo, notoriamente indigente perché pensionato, e Michelle Hunzinker, emigrata dalla Svizzera in tenera età quindi iscritta alle liste del collocamento precario provinciale, hanno chiesto un compenso che sfiorava di poco il tetto massimo stabilito dalla Finanziaria per tirare la cinghia su tutto e avendo gli 'artisti' puntato i piedi come gli asini — dicendo che o glieli davano tutti, maledetti e subito, oppure se ne andavano, sbattendo pure la porta) — il ministro Nicolais, responsabile di non so quale Dicastero, intimorito dall'altezza di Baudo e temendo di essere tramortito da un soffione alla TicTac da parte della Hunzinker, ha firmato subito prono un decreto sospensivo dei massimali votati dal Parlamento e proposti dal Governo (Ministro Nicolais incluso).
Però alla fine, che sarà mai? Che facciamo, per non pagargli più di 272.000 € per meno di una settimana di 'lavoro' (a cranio, ovvio), rinunciamo al Festival?!?
Giammai, i tiracinghia valgono solo per i comuni, mortali contribuenti, mica per i 70enni tintoniche che hanno succhiato e continuano a suggere dalle mammelle di Mamma Rai (i più raffinati si compiacciano per l'allitterazione, i più distratti per favore rileggano:) ): discorso a parte per le svizzerotte che vengono a mungere un'azienda pubblica italiana, in evidente crisi d'identità (raffinati e distratti si compiacciano della battuta)…

3. Solo una noticina politica, più che altro uno sfogo, per come sono finite le cose in Parlamento: cioè, come al solito in Italia, a puttène, per dirla alla Banfi.
Prodi prepara un rassicurante discorso per la fiducia, accennando, si trapela, ad un “nuovo, rassicurante inizio”.
'Nuovo'? 'Inizio'? Erano le prove generali quelle? Ma, dico, ci fate o ci siete?
Noi non ci facciamo. E neanche ci saremo, a votare la prossima volta. Almeno io.

4. Distendiamo l'atmosfera con un'altro racconto leggendario di povera nonna, quello della pastorella indemoniata.
Un bel giorno, una giovane pastorella torna dai boschi un po' strana. In casa comincia a cacciare una certa vitalità, a fare sguardi ferini e a lisciarsi con la mano una lunga barba appesa al mento, che ovviamente non ha.
Poi comincia a parlare, dopo lungo mutismo e nell'ansia generale, metà in latino, metà in italiano forbito, chiedendo certi strani libri, lei che non sa nemmeno leggere né tantomeno scrivere.
Viene chiamata la 'sciamana' del paese, zia Maria Leonarda, una vecchina che recita preghiere e giaculatorie a manetta, molte delle quali di sua invenzione: dopo un bel po', la pastorella posseduta chiede, le chiede con fare minaccioso : “Che credi di fare? Tu non lo sai da dove vengo io, non è facile trovarmi!” e scoppia in una risata cavernosa che comincia però a smorzarsi pian piano, finché la poveretta riprende coscienza del mondo reale e ritorna ad essere una quindicenne analfabeta e contadina di un piccolo paese dell'Appennino lucano.
Nel vicolo, intanto, si sono radunati tutti i cani del vicinato, che abbaiano all'impazzata tutti nella stessa direzione, ringhiando e digrignando i denti, muovendosi a scatti insieme, sempre rivolti al vuoto, alla strettola buia e deserta.
Dormite tranquilli, liebe Kabinettbesucher, vi auguro buonanotte! :D

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