20.2.06

Oltre…

«Vorrei scendere e camminare e abbracciare il vento, ma non posso. Mi piacerebbe andare incontro al temporale correndo, ma non posso. Vorrei innalzare un inno a questo spettacolo meraviglioso, ma le parole mi nascono nel cuore e mi muoiono in bocca. Dovrei essere uno spirito libero per poter gioire, ora. Sono invece un uomo provato dalla Sofferenza e dalla perdita della Speranza. Non sono solo, ma provo solitudine. Non è freddo, eppure provo freddo. Tre anni fa mi sono ammalato ed è come se fossi morto. Il Deserto è entrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbia e credevo che il mio viaggio fosse finito. Ora, solo ora, comincio a capire che questo non è vero. La mia avventura continua, in forme diverse, ma indiscutibilmente continua. Nove anni fa, nel Deserto del Sahara, stavo cercando qualcosa. Credevo di essere alla ricerca di me stesso e mi sbagliavo. Pensavo di voler raggiungere un traguardo e mi sbagliavo. Quello che cercavo non era il mio ego o un porto sicuro, ma una rotta verso quella terra per me così lontana dove abitano Amore e Speranza.»

— "Il Maratoneta", StampAlternativa, Milano 2003

Non voglio fare né temini né piagnistei da coccodrillo.
Luca Coscioni è finito oggi ad Orvieto.
Non sono stato e non sono tuttora un fiancheggiatore dei Radicali, non mi trovo d'accordo con le posizioni ch'essi esprimono.
C'è bisogno di libertà in molti campi del vivere civile, ma non libertà di farsi la canna per strada.
Di quello chissene, non è una priorità riconosciuta. Invece quello che preme è che nella ricerca scientifica si debba andare finalmente oltre.
Oltre i preconcetti, i dogmi, le convenzioni. Fin dove è naturalmente lecito osare.
Ognuno ha diritto ad agire in coscienza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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